La Storia

Louis Comfort Tiffany (1848-1933): Mezzobusto, 1908;
Louis Comfort Tiffany (1848-1933) Intero, fine anni '80;
Louis Comfort Tiffany (1848-1933) Seduto, Prima della Scomparsa.
Louis Comfort Tiffany (1848-1933) Charles Lewis Tiffany (1812–1902): Mezzobusto.
Charles Lewis Tiffany (1812–1902) John Lewis Frederick Joseph La Farge (1835-1910): Mezzobusto;
John LaFarge (1835-1910) Seduto, 1902.
John LaFarge (1835-1910)

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Le vetrate Tiffany derivano il loro nome da Louis Comfort Tiffany (1848-1933).

Figlio di un gioielliere, artista e designer statunitense, Tiffany ha reinterpretato l’arte delle vetrate realizzandole con mosaici di vetro legati a stagno fuso.

La tradizionale arte sacra utilizzava pezzi di vetro di discrete dimensioni e dai ridottissimi colori base e realizzava la scena rappresentata dipingendo direttamneto sul vetro mediante vernici apposite (grisaglie).
I pezzi di vetro venivano sagomati, disposti a terra, dipinti, pitturati ed in fine ricotti per indurirne il colore. Solo a questo punto erano pronti per essere posizionati nelle vetrate. Venivano quindi stuccati e legati fra loro per incastro in profilati prima di legno, poi di bronzo o anche piombo con profilo ad "H".

Tiffany sviluppò invece una tecnica originale

Egli utilizzava moltissimi pezzi di vetro di piccole dimensioni e dalle infinite gradazioni di colore (ma non dipinti) unendoli mediante fusione di una lega stagno-piombo colata nei piccoli intertizi irregolari tra i vetri adiacenti. Poteva così ottenere saldature più piccole ed colori molto più brillanti.

Tiffany ha decisamente reinventato la vetrata artistica, in chiave Liberty o “art nouveaux”. Tiffany preferì da sempre motivi geometrici o floreali.
Partito con le striminzite colorazioni disponibili al suo tempo, ben presto si rese conto che le sfumature dei vetri a sua disposizione non potevano bastare.

Fu nel 1885 che fondò una propria vetreria dove poter così ottenere tutti i colori necessari per la realizzazione dei suoi disegni.
Il risultato ottenuto fu sorprendente: la vetrata colpita dalla luce sembra animarsi di vita propria ed i colori hanno una intensità non ottenibile altrimenti.

Tiffany è anche sinonimo di “gioiello raffinato” soprattutto per merito della Tiffany & Co., società fondata nel 1837 da suo padre Charles Lewis Tiffany, uno dei maggiori gioiellieri di tutti i tempi.

Nel corso del XX° sec., a causa degli elevati costi delle materie prime e della elevata specializzazione ed abilità necessarie (non è infatti affatto sufficiente un buon pittore), trovarono terreno fertile numerose reinterpretazioni ed esemplificazioni della tecnica originaria sempre all'insegna della maggior economicità e minor abilità necessaria. Talmente numerose, nel loro complesso, da confondere o addirittura sostituirsi alla tecnica originale.

Altro grande interprete dell’arte del vetro composito piombato (o “stained glass”) fu John LaFarge

La tecnica Tiffany può anche essere utilizzata per la realizzazione di piccoli oggetti tridimensionali quali lampare, scatolette, portafoto, etc.
Personalmente non eseguo questi piccoli oggetti in quanto il mercato è già troppo inflazionato da oggetti di produzione orientale di bassa qualità o che solamente imitano nei modi più spudorati o stravolgono l'originale tecnica Tiffany.

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